Asset Management: cos’è e cosa devi sapere al riguardo

Scritto da Andrea Pisoni
il 12/05/2022

Asset Management: cos’è? Il valore reale dei beni di un’azienda nel corso del tempo può variare a seconda delle strategie di marketing applicate. Tale condizione induce le società a effettuare dei rendiconti che possano dare un quadro dettagliato e affidabile della situazione, monitorando quelli che sono gli aspetti legati alle risorse tangibili in numero rilevante.

Affinché si possano raggiungere gli obiettivi desiderati è opportuno pianificare un processo di gestione delle risorse ottimale, cioè l’asset management. Ma cos’è l’asset management e quali vantaggi si possono riscontrare?

Asset Management: cos’è

Quando ci si riferisce all’asset management, in italiano gestione patrimoniale o dei beni, si identifica quel processo finanziario/contabile che viene utilizzato per il calcolo, la gestione e la rendicontazione delle attività finanziarie di una determinata azienda.

Impostare una gestione patrimoniale di qualità garantisce un numero minore di perdite e un’ottimizzazione delle risorse, utili non solo per generare un guadagno nel breve tempo, ma soprattutto per generarlo in futuro.

Asset Management: Tipologie di beni

Quando ci si approccia alla gestione patrimoniale, nella gran parte dei casi i beni vengono suddivisi in quattro macro categorie: attività, investimenti, immobilizzazioni e attività immateriali. Per ognuna di queste categorie si determinano le linee guida da seguire per impostare un’oculata gestione delle finanze aziendali.

Attività

Quando si utilizzano beni legati alle attività correnti si deve considerare anche la partecipazione di aliquote, in cui la valutazione del valore dell’attivita’ dipende principalmente dai rapporti tra domanda e offerta provenienti da mercati competitivi.

Questa tipologia di patrimonio include i contanti, questi ultimi in connessione agli interessi e ai diversi tassi di cambio del settore e del Paese di riferimento.

Investimenti

Tutti gli asset legati alla categoria degli investimenti finanziari riguardano le società che lavorano e agiscono nel mercato finanziario stesso.

I beni in questo caso possono essere identificati come azioni, titoli, obbligazioni, opzioni e altri derivati. Tutto ciò che appartiene all’ambito degli investimenti finanziari viene circoscritto in questa categoria, con i vantaggi che si analizzeranno nelle prossime righe.

Immobilizzazioni

Gli investitori che acquistano asset di questa tipologia di beni fisici, veicolano i loro fondi verso beni a lungo termine, usualmente molto più difficili da liquidare.

Appartengono a questa categoria quelle spese che vengono effettuate dalle aziende per i diversi strumenti da lavoro, come macchinari, attrezzature, veicoli, ma anche immobili e crediti a lungo termine. Affidarsi a degli asset di questa tipologia induce a un piano di business a lungo termine, in molti casi più costante e meno soggetto a fluttuazioni.

Attività immateriali

La categoria delle attività immateriali ingloba tutti quegli asset complessi da valutare. Tra i beni più comuni figura quello del copyright, che per quanto sia definito dalle nuove normative, non ha un valore predefinito su cui avviare l’analisi oggettiva. Oltre al copyright si aggiungono anche le PI (Proprietà Intellettuali), i marchi e i brevetti. Questo argomento meriterebbe un approfondimento ulteriore, di cui si tratterà in futuro.

Asset Management: obiettivi

Le tipologie di asset identificano anche quelli che possono essere gli obiettivi più comuni dell’Asset Manager. La gestione del patrimonio, sia questo privato o aziendale, induce a una valutazione oggettiva di ciò che si possiede e si può acquistare. Tale ragionamento conduce a quelli che sono gli obiettivi della gestione dei beni, che possono essere suddivisi principalmente in cinque elementi.

Decentramento:

Uno degli obiettivi della gestione dei beni è quella di distribuire nel modo migliore possibile le risorse dell’azienda su più sedi. I veicoli, le risorse fisiche e gli immobili devono essere organizzati in modo che siano produttivi, cioè capaci di abbassare i costi e di ottimizzare il budget a disposizione.

Beni fantasma:

Quando si ha la necessità di gestire i beni aziendali, nella gran parte dei casi si è indotti a calcolare quelle che sono le spese più rilevanti. In realtà anche i beni fantasma, cioè quei patrimoni di basso valore ma con un volume elevato, possono incidere notevolmente sulle finanze societarie. I mobili del proprio ufficio o alcuni elementi di contorno devono essere gestiti in modo oculato per poterne trarre dei report dettagliati.

Valutazione:

Uno degli aspetti da considerare quando si vuole ottenere una gestione ideale dei beni aziendali è quello della valutazione sottostimata o sovrastimata. Il concetto di ammortamento è indispensabile per una società, acquistare o sostituire un oggetto/servizio già ammortizzato con uno nuovo ma di veloce ammortizzamento è molto più utile che affidarsi a nuovi strumenti con tempi lunghi di ammortamento. Scegliere gli strumenti adeguati, che possano essere ammortizzati velocemente è parte integrante del processo di gestione dei beni.

Monitoraggio:

Condizione senza la quale non si possono ottenere dei risultati significativi è la gestione inerente alle spese accumulate nel tempo. La fase di monitoraggio delle spese, del tempo e dei beni di una società diventa parte essenziale di un processo di miglioramento. In molti casi si riscontrano errori inerenti alla mancata tracciatura di beni minori, che sommati generano cifre complessive importanti.

Consolidamento:

Uno degli obiettivi dell’Asset Management riguarda la rendicontazione finanziaria vera e propria. Sviluppare manualmente tale disamina potrebbe necessitare di diverso tempo e generare errori accidentali, mentre affidarsi a software dedicati oppure ad aziende specializzate potrebbe garantire un risultato migliore con sforzi minori.

Asset Management: come funziona

Oltre agli obiettivi e alle tipologie degli asset è opportuno focalizzare l’attenzione su quello che è il funzionamento della gestione delle risorse.

Tecnicamente la gestione delle risorse sfrutta le funzionalità digital di API (Application Programming Interface), Orchestration, MDM (Master Data Management), estrazione, trasferimento e scambio dei dati dai canonici sistemi ERP, per monitorare e stabilire il processo di contabilità in modo rapido e automatizzato.

L’impiego di tutte queste tecnologie consente oltretutto di ottenere dei valori precisi, che usualmente vengono integrati a tool come l’RPA (Robotic Process Automation) e facilitano l’automazione dei carichi di lavoro. Usufruendo di tali strumenti si possono ottenere contabilizzazioni in date prestabilite e valori quanto più aggiornati possibili.

Asset Management: caratteristiche e utilizzi

La gestione degli asset può essere utile per diversi ambiti, anche se lo scopo principale rimane quello di ottimizzare le risorse a disposizione e migliorare le loro applicazioni future. Ma quali sono gli utilizzi dell’asset management più comuni che aziende e privati sfruttano maggiormente?

Budget:

I beni di un’azienda sono vincolati necessariamente al budget a disposizione, sia questo giornaliero, settimanale, mensile oppure annuale. I software che implementato algoritmi per la gestione delle risorse hanno la capacità di immagazzinare informazioni sufficienti per valutare gli investimenti possibili, sia nel breve che nel lungo termine.

Report:

Affinché si possano definire nel corso del tempo le potenzialità di un’azienda è essenziale determinare i report che si intende costruire ed utilizzare nella gestione dell’azienda stessa. I software dedicati alla reportistica sono in grado di monitorare i comportamenti, valutare le condizioni migliori e stilare dei report dettagliati leggibili anche da chi non ha competenze tecniche in merito. Ottenendo un report definito dell’andamento delle spese ad esempio, si potranno pianificare strategie di marketing mirate.

Ammortamenti:

In questo caso il software agisce sul valore attuale di un bene rispetto a tutti gli strumenti a disposizione. Nel caso in cui si necessiti di un nuovo computer o di un’infrastruttura informatica più aggiornata, il programma definisce quelli che sono i parametri più convenienti per l’ammortamento nel tempo. Calcolare l’ammortamento aziendale può garantire una condizione di vantaggio rispetto a chi si dovesse trovare a dover fronteggiare spese impreviste.

Dismissione e trasferimento dei beni:

Quando si vende o si acquista un asset è importante che il sistema di riferimento rimuova tale bene dal database. Quando sono presenti diversi trasferimenti può non essere semplice farlo manualmente. Con un programma dedicato, tale incombenza viene risolta automaticamente al termine della verifica della vendita dell’asset di riferimento.

Asset Management: vantaggi

Implementare un software per la gestione del patrimonio aziendale può garantire alle società diversi benefici. Sebbene i vantaggi siano potenzialmente infiniti, se ne possono identificare quattro principali: supervisione, valutazione, contabilità e precisione.

Supervisione:

Beneficio rilevante di un software di asset management risiede nella sua capacità di supervisionare i patrimoni in tempo reale nel corso dei mesi e non solo nella fase di preparazione del bilancio. Ciò può avvenire grazie all’implementazione di tecnologie basate sul cloud, interconnesse in modo che i dati vengano aggiornati costantemente in automatico.

Valutazione:

Nel momento in cui i contabili aziendali stabiliscono il tasso di ammortamento, il programma può valutare i beni in base al valore riscontrato. Grazie a questo approccio si può ottenere una stima più accurata di quanto il bene valga e soprattutto di quanto possa valere in futuro.

Contabilità:

Ulteriore vantaggio di sfruttare l’asset management è la contabilità in tempo reale. Questa tipologia di tecnologia permette di integrare senza troppe difficoltà i vari sistemi ERP. Tale interconnessione permette di segnalare al sistema principale quando un bene è stato perso o venduto, eliminando le fasi di riconteggio delle attività durante la fase di pre-bilancio. L’organizzazione dei beni, anche quelli fantasma, è indispensabile per pianificare un business plan di qualità.

Precisione:

Uno dei punti di forza dell’asset management è la sua capacità di sviluppare dei report dettagliati. Oltre ad essere automatizzati e a consentire l’utilizzo nella data desiderata, i report non presentano errori usualmente causati da distrazioni umane. Ottenere dei report precisi rende il calcolo delle spese molto più efficace, soprattutto per le aziende che devono gestire un numero enorme di informazioni quotidianamente.

Asset Management: conclusioni

La gestione dei beni aziendali è un punto di partenza per non perdere risorse; usufruire di un software dedicato può aiutare le PMI, e non solo, a ridurre gli sprechi. Non tutte le società però sono pronte all’implementazione di un sistema di questo genere. E’ quindi consigliabile effettuare un test digitale per capire il livello di digitalizzazione della propria azienda e delle rispettive esigenze.

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