La Supply Chain, detta anche catena di approvvigionamento, consente di gestire in maniera precisa e puntuale, mediante la digitalizzazione dei processi, il magazzino dei prodotti che un’azienda immette sul mercato.
I passi per la digitalizzazione della Supply Chain sono piuttosto articolati e variano in base alla tipologia dell’impresa cui devono essere applicati.
La pianificazione e il coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti appaiono, quindi, fondamentali se si vuole giungere ad una Supply Chain efficiente.
Così come la standardizzazione dei processi e la collaborazione tra magazzino e fornitori, attività necessarie per far sì che l’azienda riesca a stare al passo con i suoi competitor.
Vediamo nel dettaglio cosa si intende per Supply Chain e per digitalizzazione dei processi produttivi.
Che cos’è la Supply Chain
Con il termine Supply Chain o Catena di approvvigionamento viene identificato il processo di immissione sul mercato di prodotti o servizi, partendo dal trasferimento dalla sede del fornitore, fino a giungere all’ultima tappa che altro non è che la consegna dell’articolo ordinato dal cliente o l’espletamento del servizio dallo stesso richiesto.
Sembra banale, ma questo procedimento, se volessimo suddividerlo in segmenti, porterebbe alla luce tutte le azioni che un’azienda compie quotidianamente, a partire dal flusso di materie prime, legato al settore della produzione, fino a ricomprendere quello relativo alla logistica distributiva, che prevede appunto la consegna all’utente finale.
Con questa espressione, inoltre, possono identificarsi persino i più importanti aspetti manageriali, anch’essi fondamentali nell’ambito della vita aziendale, soprattutto per quanto riguarda le attività di coordinamento, indispensabili per l’ottimizzazione di ogni singolo anello della catena di rifornimento.
Quindi possiamo affermare che con il processo Supply Chain ci si riferisce principalmente a due macrosettori che comprendono:
1) le fasi pratiche di pianificazione, controllo ed esecuzione di ogni singolo processo riconducibile alle attività collegate al flusso dei prodotti che l’azienda produce, partendo dalla ricezione dell’ordine richiesto dal cliente;
2) l’insieme di tutti gli elementi che consentono l’espletamento delle fasi di pianificazione, esecuzione e controllo.
Rispetto a qualche anno fa, la Supply Chain è mutata, rendendo più semplice per chi la pone in essere una gestione ottimizzata dei processi aziendali, necessaria per poter stare al passo con i tempi attuali, caratterizzati dalla globalizzazione dei mercati, dai continui mutamenti nelle abitudini dei consumatori, senza tralasciare l’intensificarsi dei flussi delle materie prime.
Le fasi della Supply Chain
Le fasi, o anelli, della Supply Chain sono suddivise in tre macrocategorie: approvvigionamento, produzione e distribuzione.
Più alto sarà il numero di anelli che compone una Supply Chain, maggiore risulterà il valore finale che l’azienda potrà ottenere.
Vediamole singolarmente le principali fasi della Supply Chain.
Approvvigionamento
La fase di approvvigionamento, come facilmente intuibile, riguarda i principali aspetti che toccano le materie prime, quindi, come, dove e quando reperire i materiali di cui necessita l’azienda per produrre, a sua volta, i prodotti che la stessa andrà ad immettere sul mercato.
Produzione
La fase di produzione prevede l’analisi dell’attività di fabbricazione, quella in cui è previsto l’impiego delle materie prime.
Distribuzione
L’ultimo anello della Supply Chain è quello legato alla distribuzione dei prodotti realizzati dall’azienda e comprende tutte quelle operazioni che giungono alla fase finale del processo, ovvero la consegna del bene all’utente finale, colui che aveva inoltrato l’ordine.
Quest’ultima fase racchiude il risultato dell’attività di diversi collaboratori, tra i quali i distributori, i magazzinieri, gli operai, i retailer e chi opera dietro alle piattaforme digitali.
Supply Chain e digitalizzazione aziendale
La velocità è ciò che occorre per stare al passo con le attuali strategie di marketing poste in essere dalle più competitive aziende presenti sul mercato.
Appare necessario modernizzare e digitalizzare ogni processo legato alla Supply Chain che possa apportare vantaggi in termini di velocità, flessibilità, precisione ed efficienza, a tutta la produzione.
Grazie alle nuove tecnologie e all’introduzione della robotizzazione all’interno dell’industria è possibile modellare un nuovo concetto di Supply Chain che prevede una gestione dei flussi di informazione che induce a modificare i modelli, le strategie e tutti i sistemi del sistema aziendale.
La raccolta dei dati e la loro digitalizzazione
Oggigiorno tutti noi archiviamo tutto ciò che può essere digitalizzato all’interno di un computer, trasformando ogni documento o informazione in un dato.
Il dato, quindi l’informazione, assume un ruolo centrale, poiché attraversa le moderne tecnologie che vengono impiegate in ogni singolo anello della Supply Chain comportando importanti soluzioni, finalizzate all’efficientamento dei processi aventi lo scopo di giungere alla ottimizzazione delle performance aziendali.
La raccolta di tutti i dati, ivi compresi quelli dei potenziali acquirenti, consente di ipotizzare soluzioni pensate specificatamente ad una gestione efficiente del magazzino, anche se ciò comporta un iniziale investimento per l’implementazione dei sistemi informatici da impiegare in tale settore (mappatura dei prodotti).
Attraverso la mappatura delle merci è possibile tracciare ogni singolo articolo e solo in tal modo risulterà attuabile un controllo rapido e puntuale di tutte le merci in entrata e in uscita dal magazzino.
Si pensi ai prodotti venduti in un supermercato, alle casse dotate di lettori ottici che registrano ogni prodotto che sulle stesse viene fatto passare: solo in tal modo il magazzino potrà comprendere quanti beni dovranno essere ordinati, quale è la domanda di un determinato articolo da parte della clientela e quali sono i beni da non acquistare in quanto rimasti invenduti.
Con la tracciabilità dei beni la gestione del magazzino sarà precisa e personalizzata in base alle richieste della clientela.
I codici a barre hanno permesso e ancora permettono di raccogliere informazioni e di tracciare i passaggi di un bene lungo l’intera Supply Chain.
Processi standardizzati e comunicazione integrata con i fornitori
L’eliminazione di qualche passaggio consente di ridurre i tempi di approvvigionamento.
Pertanto, se il nostro fornitore avesse accesso diretto al magazzino dell’azienda, la stessa non rimarrebbe mai priva di quei beni costantemente richiesti dai clienti, poiché sarà onere del fornitore quello di provvedere alla rimessa diretta degli articoli mancanti.
In tal modo viene saltato il passaggio della richiesta formale che il collaboratore dell’azienda deve preparare per poi inoltrare al fornitore.
Eliminando tale passaggio il magazzino risulterà sempre fornito e l’azienda non accuserà alcuna mancanza di prodotti, poiché prima dell’esaurimento totale il fornitore avrà già provveduto alla trasmissione degli articoli.
La cooperazione tra azienda e fornitore risulterà possibile solo dopo la standardizzazione e integrazione dei processi.
Ciò significa che l’impresa dovrà provvedere ad automatizzare la registrazione dei passaggi di ogni singolo articolo.
Una Supply efficiente necessita di una automazione dei processi
L’automazione è il passaggio fondamentale che un’azienda deve porre in essere se mira ad ottenere una Supply Chain efficace.
Oggi sono davvero tante le aziende tecnologicamente avanzate, ma alcuni imprenditori ancora non hanno ben presente a quale livello di digitalizzazione siano giunte le loro attività.
Per la gestione del magazzino e la collaborazione integrata con i fornitori oltre ad avere strumenti informatici idonei, occorre che gli stessi siano dotati di software che facilitino le operazioni relative all’inventario e alla gestione degli ordini.
Oltre a ciò, al fine di automatizzare i processi, per quanto riguarda la intralogistica e la movimentazione automatica dei carichi, viene suggerito di dotare i dipendenti di trasloelevatori, trasportatori a rulli e quanto necessario al fine di ridurre i tempi di gestione dei prodotti da movimentare.
Inoltre, grazie a specifici software è possibile pianificare e gestire anche le consegne, così da poter ottimizzare i tempi di consegna, mediante, ad esempio, una preventiva selezione delle zone di consegna.
Ma non solo, c’è bisogno di diffondere all’interno dell’azienda una cultura legata alla digitalizzazione, un cambio di mindset a tutti i livelli, per permettere che il cambiamento attecchisca.
La digitalizzazione della supply chain richiede diversi step. Grazie all’aiuto dei nostri Chief Digital Officer è ora possibile avere una mappatura del processo rapida e precisa, compilando semplicemente il nostro test digitale:
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