Che cosa sono le smart car o auto intelligenti?
Cosa sono le smart car e perché dovresti conoscerle ? Le smart car sono veicoli che semplificano la guida e migliorano sensibilmente la sicurezza su strada, grazie all’equipaggiamento tecnologico su cui possono contare.
Sono le auto del futuro, nemmeno troppo lontano.
Già oggi, entrando in concessionaria, sarà possibile trovarsi davanti a delle “astronavi”: connettività, wi-fi diffuso, frenata assistita, parcheggio automatico.. WoW!
Il consulente alle vendite che accompagna a guidare una di queste auto, sa che il cliente, se alla sua prima prova su una vettura di ultima generazione, rimarrà sbalordito.
Quali sono e quali saranno le caratteristiche delle smart car?
Connettività e sistemi autonomi di guida sono i tratti distintivi: la connessione costante, utile per comunicare a chi è alla guida informazioni in real time circa l’andamento del traffico e la rilevazione di eventuali incidenti. Connettività anche all’interno del veicolo consentendo ai passeggeri di utilizzare il sistema wi-fi integrato, o, ancora, in caso di necessità immediata, grazie ad un pulsante, richiedere l’intervento di emergenza con geolocalizzazione dell’auto stessa.
Ricevere le informazioni relative alla viabilità permette di rendere la guida più piacevole e al tempo stesso sicura, prevenendo complicazioni di ogni sorta.
Il sistema autonomo di guida, invece, consente di mantenere monitorato lo stile guida del conducente, contribuisce ad evitare superamenti di corsia, impone la frenata in caso di ostacolo improvviso…
Di più, la dimensione connessa delle autovetture intelligenti permette una comunicazione a 360 gradi con un ambiente esterno. Non sono solo le macchine a essere smart, ma tutto il comparto della mobilità. Merito questo delle tecnologie V2X Vehicle-to-Everything che consentono l’interazione tra le smart car e gli oggetti dell’intero ecosistema. Oltre a comunicare tra di loro, secondo lo standard V2V Vehicle-to-Vehicle, le vetture del futuro dialogheranno con l’infrastruttura stradale, costituita da semafori, parcheggi, caselli autostradali, sulla base del paradigma (V2I Vehicle-to-Infrastructure. E’ attuale il modello V2P Vehicle-to-Pedestrian che individua e segnala la presenza di pedoni (distratti magari dal cellulare) nei paraggi.
Ecco che il mondo delle smart car risulta imperniato attorno alle tecnologie di natura IoT Internet of Things superando il concetto dell’autovettura quale semplice mezzo di trasporto.
A supporto del potenziamento del livello di connettività è la diffusione nativa di SIM e di Bluetooth; in questo modo, le auto connesse agli smartphone ed ai tablet, condividono l’ecosistema digitale. E gli assistenti vocali integrati permettono all’automobilista di tenere sotto controllo, in sua assenza, sia il proprio contesto domestico che lo spazio di lavoro virtuale.
Molto utile il marketing di prossimità: è sufficiente impostare i parametri desiderati affinché il sistema di navigazione avvisi l’automobilista, e gli occupanti l’auto, di ristoranti, musei, punti d’interesse, locali e quant’altro ritenuto utile.
Se il conducente lo desidera, ha la possibilità di prenotare una camera d’albergo, direttamente, mentre è alla guida della sua smart car. In un viaggio di lavoro, quando a causa di un imprevisto si deve far sosta, è un servizio utile, veloce e vantaggioso.
Il tutto, prestando sempre la massima attenzione alla guida!!
D’altro canto, può accadere un guasto al motore: la smart car è in grado di contattare un’officina nelle vicinanze ed eventualmente, trasmettere in remoto il rapporto al meccanico.
Sarà lo sviluppo su larga scala del 5G e la convergenza delle imprese verso lo standard di comunicazione C-V2X ad agevolare il boom della connettività e le smart car si contraddistingueranno, pertanto, per livelli di automazione sempre più avanzati.
Le aziende possono sin da ora trarre grandi benefici, potendo monitorare e connettere l’intera flotta: non solo le auto ad essere intelligenti, ma anche i furgoni e tutti i mezzi commerciali. La connessione del parco mezzi consentirà di tenere sempre sotto controllo lo stato di manutenzione, i chilometri percorsi ed il carburante utilizzato; la posizione e, in caso di furto la possibilità di individuare prontamente il veicolo. Per buona pace delle compagnie di assicurazione.
Ecco che la diffusione delle smart car dà luogo non soltanto allo sviluppo di tecnologie all’avanguardia che raccolgono dati utilizzabili per vari scopi, ma favorisce l’avvento di business innovativi che nel medio lungo termine saranno destinati ad incidere sensibilmente sulla filiera della mobilità.
Seconda caratteristica delle auto del futuro dovrebbe essere la guida autonoma, nota come self-driving car. Questa, di fatto, costituirà una delle sfide del futuro per le case automobilistiche. Si tratta di un settore in forte evoluzione, dove i primi passi sono stati già effettuati a seguito dell’integrazione nell’abitacolo dei veicoli di nuova generazione di sistemi rivoluzionari di assistenza alla guida, noti anche come ADAS Advanced Driver Assistance Systems, che consentono già di parlare di guida assistita di secondo livello. Tra questi, la funzione nota come blind spot detection, ossia l’identificazione di un’altra vettura in un angolo cieco e la frenata automatica di emergenza autonomous emergency braking, anti-collisione si confermano importanti esempi di successo, in vista dell’avvento su larga scala della guida autonoma per la quale bisognerà attendere ancora qualche anno.
La logica di fondo della driverless car verte attorno al minor intervento dell’automobilista: la SAE (Society of Automotive Engineers) ha già messo a punto diversi criteri che consentono di catalogare la guida autonoma in base a 6 differenti livelli. Tuttavia, il lavoro svolto da questo ente di normazione del comparto automobilistico con sede nel Michigan (USA) è ancora in versione beta. I prototipi sviluppati, lascerebbero presagire che tra qualche anno si potrebbero vedere su strade ed autostrade automobili senza nessuno ai comandi di guida.
Molta importanza verrà data anche all’ottimizzazione dei consumi energetici e dei carburanti. Viviamo in un mondo, dove le risorse naturali sono destinate ad andare incontro a un inevitabile esaurimento. Per tornare a rispettare il pianeta e lasciarlo alle generazioni future in condizioni migliori rispetto ad oggi, l’approccio green appare imprescindibile. Le auto del futuro daranno al conducente tutte le informazioni necessarie per il percorso ottimale, consentendogli di evitare strade e vie particolarmente trafficate. Questo porterà ad una netta riduzione dei consumi.
La possibilità di azionare l’aria condizionata pochi minuti prima di salire a bordo rientra tra le ulteriori funzionalità tipiche di una smart car, così come accendere il riscaldamento e sbrinare l’auto nei periodi invernali.
Altra caratteristica delle smart car è l’eCall: a differenza della chiamata di emergenza richiesta dal guidatore o dal passeggero, questa viene avviata in automatico a fronte di una violenta collisione o di un ribaltamento. Il destinatario dell’eCall può rilevare la posizione ed eventualmente il numero di veicoli coinvolti. L’eCall, determinante nell’abbinamento fra sistemi vocali e auto intelligenti, è offerta a titolo gratuito. A differenza di altri vari servizi, come l’assistenza stradale, che dipendono dal servizio di garanzia del produttore, da quello offerto dalla concessionaria ed in seguito dal contratto della polizza assicurativa.
Uno sguardo al futuro del settore
E’ così chiaro che connettività costante, guida autonoma, smart speaker, eCall e ADAS rappresentano le leve principali delle auto intelligenti: il potenziamento di una rete di logistica altamente automatizzata velocizzerà considerevolmente le consegne delle merci. Affinché tutto proceda per il verso giusto, sarà di cruciale importanza il ruolo ricoperto dalle tecnologie digitali di controllo e di trasmissione dei dati. Nel mondo, sono già stati prototipati e testati robo-taxi oltre che sistemi di consegna della posta attraverso droni.
Chiaramente, si tratta di paradigmi di business di natura estremamente complessi. Dalle relazioni fra le case produttrici e i fornitori di tecnologia verrà ridefinito tutta la filiera dell’industria automotive.
Smart car e smart road in Italia
Qual è lo stato della situazione in Italia? A livello di smart car, il Belpaese tiene il passo con gli altri Paesi dell’Unione Europea. A livello di smart road, addirittura, si è in anticipo. Nel 2018, il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, infatti, aveva emanato un decreto su questo tema, aggiornandolo due anni dopo, introducendo nuovi aspetti dedicati alla sperimentazione di mezzi di trasporto all’avanguardia, sprovvisti di pedaliera e di volante. Il progetto Smart Road Anas, strutturato su questo argomento, pare decisamente ambizioso, dato che a fronte di un investimento pari a 1 miliardo di euro, si mira a favorire la trasformazione di 3.000 km di tratti stradali e autostradali in un’infrastruttura viaria intelligente. Affinché il lavoro porti a risultati concreti, sarà imprescindibile il ricorso a tecnologie IoT, ai big data e all’intelligenza artificiale. La piattaforma che verrà pensata per la sicurezza e per il benessere di chi è alla guida e per migliorare la viabilità e le infrastrutture su autostrade, strade, viadotti e ponti.
Conclusioni
Avere una panoramica chiara sul settore delle smart car a oggi è molto difficile. Il loro potenziale è di certo notevole, ma si è ancora in una fase beta. Avvalendoti del supporto dei nostri Chief Digital Officer, potrai contare su un’accurata mappatura del processo. Desideri saperne di più? Clicca quì e compila il nostro test digitale.