I nuovi dati sull’e-commerce in Italia da conoscere
I dati e-commerce Italia dimostrano chiaramente come nel 2021 si sia registrata una crescita davvero molto importante che ha visto un aumento delle vendite corrispondente al 33% rispetto all’anno precedente. Il valore stimato dell’intero settore ammonta a 64 miliardi di euro. Per ovvi motivi, la pandemia da Covid-19 insieme a tutte le restrizioni nei negozi e negli spostamenti, oltre alle misure anti-contagio, hanno comportato il boom di acquisti online in pieno lockdown. Dato da non sottovalutare, inoltre, è quello inerente a coloro che hanno acquistato per la prima volta su un portale di e-commerce: ben 3 milioni di italiani nel primo trimestre del 2021. Tutto questo dimostra come il Belpaese fosse piuttosto conservatore in materia di nuove forme di acquisto. Come si evince dal report annuale di Casaleggio Associati, presentato a Milano il 5 maggio di quest’anno, il boom dell’e-commerce in Italia ha coinvolto da vicino una moltitudine di settori.
Dati e-commerce Italia: la distribuzione dei fatturati tra i vari settori
In media, nel 2021, ogni italiano ha speso a testa la cifra di 1.608 euro in acquisti online. Si tratta di una cifra molto importante e nettamente superiore alla media internazionale, corrispondente a 1.017 dollari. Su ogni portale di e-commerce, l’esborso medio ha toccato quota 134,90 euro. Le cifre in media si sono dimostrate ampiamente differenti da comparto a comparto. Quello in cui si è investito maggiormente nel nostro Paese è stato il settore dell’arredamento: per i mobili, gli italiani hanno speso a persona ben 214 euro sui siti internet. Quello con una spesa media più contenuta, invece, è stato il contesto editoriale con una spesa media pari a 39 euro. Denominatore comune di tutti i settori sono stati gli investimenti superiori in raffronto al passato.
Gli eBuyer hanno speso molto per gli acquisti online dedicati al tempo libero: il 48% della somma complessiva risulta uno di quei dati che fa molto riflettere, soprattutto se si tiene conto del fatto che gli eSport e il gioco online hanno visto sensibilmente crescere i numeri. Il secondo caso non può essere giustificato solo ed esclusivamente con l’avvento della pandemia da Covid-19, ma soprattutto dalla forte crisi economica. In un lasso di tempo dove lo scenario lavorativo non è di certo il massimo, gli Italiani, da popolo di sognatori, hanno ambito alle vincite alte: il gioco online va visto come un passatempo, ma, al tempo stesso, come una nuova opportunità di dare una svolta alla propria vita.
Dati e-commerce Italia: il successo dei marketplace online
Anche quando si tratta di commercio elettronico, inutile negarlo, il brand gioca un ruolo di cruciale importanza. I siti web dei centri commerciali più rinomati nel nostro Paese hanno ottenuto risultati decisamente lusinghieri. Numeri alla mano, a cavallo fra il 2021 e il 2020, si è registrata una crescita degli acquisti online sui portali di e-commerce dei centri commerciali di ben 40 punti percentuali in termini di fatturato. In totale, si tratta del 22% delle vendite online. Ma a livello di numeri di acquisti complessivi, l’incremento è stato pari soltanto all’1%.
I marketplace online che hanno ottenuto risultati degni di menzione, sulla base dei dati e-commerce Italia, sempre secondo l’analisi di Casaleggio Associati, sono stati Amazon, eBay e Zalando. Il totale delle vendite online ottenute dai marketplace online rispetto all’intero settore rappresentano una quota pari al 16%. Amazon, quasi inutile dirlo, si aggiudica il primo posto del podio a livello nazionale, seguito a ruota libera da e-Bay e da Subito.it.
Risultati degni di nota sono stati conseguiti anche dai portali di e-commerce dei produttori che hanno iniziato a vendere online in maniera autonoma, decidendo volontariamente di bypassare l’anello della distribuzione che, in diverse occasioni, negli anni addietro si era rivelato il punto di forza del loro business. Questa scelta si è rivelata foriera di risultati ottimali e indica chiaramente come il mercato del commercio elettronico nel nostro Paese stia sensibilmente cambiando, dimostrandosi gradualmente sempre più concentrato.
L’anello debole dell’e-commerce nel nostro Paese se lo aggiudica il comparto turistico. Idem il settore alimentare
Più o meno tutti i settori hanno beneficiato di risultati positivi per quanto riguarda il commercio elettronico. Tuttavia, vi sono delle eccezioni. Come prevedibile, nel 2021, il settore dei viaggi non ha brillato in modo particolare. Le restrizioni, diverse per area, e la quarantena obbligata hanno inciso sulle scelte degli Italiani che, in molti casi, non rinunciando alle vacanze, hanno deciso di trascorrendole non troppo lontani dal luogo di domicilio. I danni causati dal coronavirus sono stati piuttosto evidenti. In molti tra i turisti hanno preferito aspettare, prima di viaggiare, prendendo nuovamente aerei e navi e prenotando stanze in alberghi, pensioni o bed & breakfast. In attesa dei dati definitivi del 2022, appare comunque evidente una ripresa abbastanza importante che lascia guardare al futuro con un forte ottimismo. Gli Italiani, esattamente come i turisti internazionali, stanno riscoprendo il piacere di viaggiare, dopo un break forzato della durata di due anni. In totale, il comparto viaggi ha rappresentato nel 2011 l’11% degli acquisti online. Si spera in momenti migliori. Altro comparto, la cui crescita online non è stata particolarmente degna di nota è stato quello alimentare. Oggi rappresenta il 6% del totale.
Nel 2020, aveva dato davvero belle soddisfazioni in termini di risultati con una crescita di oltre 63 punti percentuali. La spesa online aveva ottenuto una moltitudine di feedback estremamente positivi. La moda con il suo 2% di quota totale ha attraversato nel 2021 un boom del +36%. Bene anche il settore del benessere e della bellezza: pur rappresentando appena l’1%. della quota complessiva, ha beneficiato di una crescita di almeno 36 punti percentuali. Interessanti, poi, anche i numeri del settore dell’elettronica di consumo che online costituisce il 4% del totale con un incremento corrispondente al 21%.
L’evoluzione del fatturato dell’e-commerce in Italia: le previsioni dell’analisi condotta da Casaleggio e Associati
Il 2022 non è ancora terminato. Tuttavia, appare evidente che vi siano tutti i presupposti per un netto miglioramento inerente ai dati e-commerce Italia. Il settore turistico, ora che finalmente le cose sembrano essere tornate quasi alla normalità, con la rimozione delle restrizioni, dovrebbe crescere come minimo di 60 punti percentuali nel 2022 rispetto al 2021. Si prevede un successo anche per il comparto alimentare, soprattutto per quanto riguarda le specialità culinarie, particolarmente apprezzate dai gourmet. La crescita stimata si dovrebbe attestare attorno al +36%. Anche il comparto salute e benessere dovrebbe essere decisamente dinamico. Tra il 2022 e il 2021, la crescita stimata dovrebbe aggirarsi attorno al 49%. L’elettronica di consumo proprio come la moda e l’arredamento dovrebbe andare incontro a risultati ugualmente degni di menzione. Parlare di un ritorno in auge del made in Italy soprattutto nei settori di punta della nostra economia, ad oggi, non sembra essere un azzardo. Almeno per quanto riguarda il commercio elettronico che, secondo le previsioni di Casaleggio Associati, dovrebbe crescere complessivamente del 34,7% con la fine di quest’anno.
Cosa devono aspettarsi nel breve-medio periodo le imprese italiane che desiderano puntare sul commercio elettronico?
Allo stato attuale delle cose, ci sono tutta una serie di segnali latenti, come si suole definirli nel gergo del marketing, a cui le imprese nostrane farebbero bene quanto meno a prestare attenzione; il ruolo del social commerce, esattamente come quello del live commerce, sembra essere una certezza: le dirette esclusive, magari anche sui canali social, rappresentano per le nostre imprese importanti opportunità per dare una spinta propulsiva alle vendite online. Certo. il portale di e-commerce rappresenta sempre il canale ufficiale di comunicazione di qualsiasi attività imprenditoriale, dalla PMI a conduzione familiare alla start-up innovativa, dal piccolo negozio che intende andare oltre ai confini locali ai professionisti che erogano servizi, vendendoli online. La struttura omnicanale, la volontà di velocizzare ulteriormente le consegne online, personalizzandole in base alle reali esigenze dei clienti, il dare priorità massima sia ai pagamenti digitali sia al metaverso sembrano essere le prossime mosse delle imprese italiane che puntano sempre più sull’e-commerce. Incrementare il fatturato e i profitti, fidelizzare i clienti già acquisiti, migliorare la brand awareness, andare oltre al proprio parco clienti ed ottenere vantaggio competitivo nei confronti di una concorrenza agguerritissima sono le motivazioni che vanno per la maggiore tra le imprese che in Italia mirano a crescere step by step nel commercio elettronico.
Conclusioni
Tirando le somme, fare e-commerce risulta molto più difficile di quanto effettivamente si possa credere nell’immaginario collettivo. Scopri le incredibili potenzialità delle vendite online, rivolgendoti agli Chief Digital Officer di Maia Management, guide sicure e con pluriennale esperienza nel mondo dell’e-commerce. Veder lievitare le vendite online e assistere a un importante rialzo di fatturato e utile netto non sarà un miraggio, ma un dato di fatto.
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