Consulenza strategica: il suo ruolo oggi

Scritto da Andrea Bonetti
il 10/28/2021

Consulenza strategica, affiancamento all’attuazione

Definire la consulenza strategica è complesso

Possiamo sintetizzarla come un’attività di consiglio (anche i sovrani avevano i propri consiglieri) o, anche, come affiancamento alle aziende e al management per l’impostazione della loro strategia.

Se per strategia intendiamo la strada principale “quello che voglio fare, il percorso e gli strumenti che mi sono utili per realizzarlo”, la consulenza strategica è lo strumento che supporta a mantenere la direzione che ti permette di non imboccare vie secondarie, di rimanere focalizzato.

La consulenza strategica è affiancare, consigliare il management, dare supporto nell’impostare quel percorso che va fatto per sviluppare l’azienda, il percorso per attuarlo e gli strumenti necessari per farlo.

Tutto parte da un’idea

Dai primi step, dove emergono le idee, si passa poi alla fase attuativa.

Quel preciso momento in cui tutto comincia a prendere forma.

Ogni imprenditore, per propria natura è un ribollire continuo di nuove idee, nuovi progetti, nuovi spin-off, un vortice intenso che spesso lascia nella sua scia progetti a metà, strade interrotte.

Non c’è malafede, ovviamente, è la creatività che crea questa selva di idee che spesso restano a metà.

La consulenza strategica pone in essere le idee e le nuove proposte, creando piani attuativi, accompagna e coinvolge l’imprenditore nella fase di test, ma non solo, il consulente strategico coinvolge anche un team interno all’azienda, un team dedicato all’attuazione delle idee, un team dedicato all’innovazione.

Un consulente, in quanto esterno, ha capacità di analisi e pianificazione, ma non conosce il settore, non conosce nello specifico la storicità dell’azienda. Il consulente (nel nostro caso un Chief Digital Officer) è un facilitatore, colui che supporta la creazione e promuove l’innovazione per restare competitivi.

Il consulente strategico colui con cui pianificare il futuro

Mi rendo conto di aver usato una frase ad effetto

Qual è la funzione della consulenza strategica oggi?

Quando l’imprenditore ha costruito la propria azienda, ha sognato il futuro, ma dopo anni cosa accade? Ed oggi, che il mondo cambia veloce? Il manager, l’imprenditore devono rimanere ancora più focalizzati sulla crescita, sulle idee per la crescita.

Il consulente strategico oggi ha la funzione di essere di supporto per staccarsi dalle incombenze presenti e pianificare l’innovazione, il cambiamento, la crescita.

Viviamo in tre box: il passato, il presente ed il futuro.

Il box passato (abitudini, prassi e flussi) servono a gestire il presente (perché sono meccanismi consolidati), il consulente strategico deve recuperare le giuste prassi passate, quelle che ancora possono funzionare, ottimizzarle e ragionare sul nuovo, sulla crescita, preparare la valigia di quello che portiamo e quello che lasciamo per andare nel vicinissimo futuro.

Ma non solo, il consulente strategico supporta sulla focalizzazione e controlla che tutto si stia realizzando secondo la strategia messa in campo. Perché il piano definito deve essere attuato!

Ma cos’è la consulenza strategica

Analisi dello stato attuale, progettazione dell’azienda futura

Il consulente strategico analizza lo stato dell’arte dell’azienda (analisi as is), traccia le prassi utilizzate, raccoglie gli obiettivi del management, crea un piano per realizzare quegli obiettivi, valuta gli strumenti da utilizzare, supporta nella realizzazione ma soprattutto mantiene alta l’attenzione sul progetto.

Perché partire dallo stato as is?

Si parte sempre da quello che si è, non possiamo diventare adulti se non siamo stati adolescenti.

Mappiamo e recuperiamo tutta la conoscenza, le azioni, le abitudini, l’organizzazione che possono essere portate nel futuro, ma aiutiamo anche a tagliare i ponti con tutte quelle prassi consolidate che possono essere un peso alla crescita.

Nella fase di analisi della consulenza strategica emergono spesso quei “mal di pancia” come diciamo in Maia, quelle situazioni che sono un peso, proprio nella fase di consulenza strategica si ha l’obiettivo di farli emergere.

Farli emergere significa analizzarli, spacchettare, ridurre il problema stesso e proporre o far emergere soluzioni.

La consulenza strategica ha come obiettivo l’ordine

Spesso le organizzazioni hanno accumulato troppe cose

Può sembrare un ossimoro ma negli anni si accumulano procedure, che si ingarbugliano come i nodi di un filo, il consulente strategico scioglie i nodi e mette ordine. Quando tutto fila, quando c’è ordine, sale l’umore dell’azienda e dei dipendenti.

Ma soprattutto si creano i presupposti per poter creare quell’hummus creativo che è alla base dell’innovazione. Cosa manca?

Un piano strategico realizzabile ma soprattutto sostenibile, una serie di azioni che, messe in atto, realizzano la nuova idea imprenditoriale e la validano.

Perché la consulenza strategica è esterna

La quotidianità ci rende miopi

Impegnati nella gestione ordinaria non prestiamo più attenzione ai segnali che ci arrivano dall’esterno. Quando siamo troppo all’interno perdiamo di vista lo sguardo dall’alto, lo sguardo di insieme.

Il consulente strategico aiuta l’imprenditore, ancora prima del piano o la costruzione del team, perché da una nuova chiave di lettura, una chiave da esterno e questo aiuta l’imprenditore a recuperare nuovamente lo sguardo di insieme.

Se senti il bisogno di recuperare questo sguardo di insieme, compila il form. Io e tutto il team di Maia Management saremo felici di conoscerti e di avere un confronto anche solo conoscitivo con te.

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