Analisi dei dati: perché e cosa serve

Scritto da Andrea Bonetti
il 05/02/2022

Analisi dei dati perché utilizzarla

Sempre più spesso sentiamo parlare di analisi dei dati e di figure professionali dedicate a questo settore che diventano ogni giorno più richieste dalle aziende. Ma perché?

Ogni azione che noi effettuiamo tramite un dispositivo, che sia desktop o mobile, e connessi ad una rete crea dei dati. Abbiamo dati di navigazione, download, acquisti, condivisioni ecc.

In un processo globale di trasformazione digitale, questi dati assumono un valore importantissimo per le aziende che possono trarne informazioni essenziali sulle abitudini e i gusti dei propri clienti target.

L’analisi dei dati permette quindi di comprendere quali sono le attività di marketing più efficaci o quali possono essere i problemi di usabilità per proprio sito e così via.

Analisi dei dati come raccoglierli, elaborarli e leggerli

La lettura di questi dati al fine di strutturare delle corrette attività o rivedere la struttura dei processi in corso può essere effettuata dal manager del digitale. Il suo ruolo è quello di portare avanti il processo di digitalizzazione dell’azienda, pensando e pianificando ciò che è necessario per lo sviluppo del business.

Questa figura, chiamata anche CDO (Chief Digital Officier), valuterà se, per l’azienda in questione, siano sufficienti l’utilizzo di alcuni specifici software di analisi dei dati e lo sviluppo di determinate skills interne per lo svolgimenti della fase di raccolta ed elaborazione dati, oppure se sia necessaria una figura specializzata (data analyst) in base alla quantità ed alla complessità di elaborazione dei dati di partenza.

Eh si, purtroppo i dati che raccogliamo sono in una forma ancora grezza e necessitano di un lavoro di raccolta ed organizzazione al fine di poter essere facilmente e correttamente letti.

Analisi dei dati, competenze specifiche

Vi sono alcune specifiche competenze che sono necessarie ad un’analisi dei dati:

  • Attenzione ai dettagli e capacità di notare elementi nascosti
  • Competenze nell’usi di fogli di calcolo
  • Competenza matematiche per l’elaborazione dei dati
  • Competenze nella fase di pulizia dei dati corrotti
  • Competenze nella costruzione di dashboard e presentazioni
  • Competenze analitiche, pensiero critico e problem solving

A queste possono aggiungersi, per le realtà più grandi, conoscenza di linguaggi di programmazione e Database e l’uso di software di Machine Learning.

Tutti ormai conosciamo alcuni dei principali software di raccolta dei dati: Google Analytics, Pixel di Facebook, Hotjar, SEMrush.

Allo stesso modo abbiamo familiarità con almeno alcuni dei software che permettono l’elaborazione di questi dati come: Excel, Google spredsheet, Matlab, Tableau.

Ma è sufficiente lo studio tecnico di questi software? No. La cosa più importante è la missione dietro alle nostre azioni. É ovviamente importante saper correttamente usare gli strumenti ma ancora di più sapere qual è il corretto obiettivo e sapersi muovere in funzione di quello.

In tutto questo la figura del CDO ricopre un ruolo importantissimo nell’operare direttamente in alcuni di questi punti e nel guidare l’azienda verso lo svolgimenti dei restanti.

La trasformazione digitale in corso sta portando le aziende a progettare il loro intero business e le loro scelte, operative e strategiche, in maniera sempre più data driven. Ciò rende fondamentale avere una figura che sia in grado di leggere questi dati e costruire la strada da percorrere.

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