Agroalimentare: le strategie che portano valore

il 02/23/2023

L’agroalimentare italiano rappresenta circa il 25% del Pil del nostro Paese. Questo successo è sicuramente dovuto al fatto che l’Italia è un Paese unico al mondo, abbiamo 838 prodotti agroalimentari che sono riconosciuti come Dop, Igp e Specialità Tradizionali Garantite. 

Spesso si pensa al vino ma ben 309 prodotti non sono vino.

Stiamo parlando per capirci 540 miliardi di valore complessivo e quando parliamo di prodotti agroalimentari che vendiamo nel mondo si parla di circa 60 miliardi.

L’agroalimentare nella nostra economia ha raggiunto questa importanza perché le aziende del settore hanno saputo tradurre le bontà tradizionali del nostro paese in prodotti di qualità eccelsa, garantita da norme di tutela e che si esprimono nei valori sopra ricordati.

Questa capacità di crescita è anche legata all’intelligente azione di continua innovazione che il comparto ha saputo esprimere per soddisfare la continua evoluzione delle richieste del consumatore sia esso italiano o dei mercati internazionali.

La competitività in un mondo che corre veloce non finisce mai, quindi molte sono le sfide che il comparto ha ancora di fronte, pensiamo solo ai larghi margini di crescita che la sconfitta della contraffazione potrebbe determinare a livello globale.

L’esperienza che ho maturato nella mia professione di Temporary Manager che entra nelle aziende in qualità di Chief Digital Officer (CDO = Direttore del Digitale) mi dice che spesso la potente leva del “digital” è ancora marginalmente, se non erroneamente, utilizzata.

Ecco quindi il senso del titolo di questo scritto: “Le Strategie Digitali che Portano Valore per il Mondo Agroalimentare”. 

Ancora recentemente ho frequentato importanti fiere di settore, sono state occasioni per visitare stand, non solo di piccole realtà, e constatare come il rapporto con il visitatore sia ancora gestito con la classica “scheda di contatto cartacea”, su cui pinzare il biglietto da visita. 

Nel mio girovagare tra le aziende del comparto ho avuto modo di verificare che il loro posizionamento online è spesso trascurato e non considerato strategico,  spesso ci si è limitati a fare un “bel sito” nel senso estetico ma poi constato che banalmente quel bel sito internet non rientra nelle caratteristiche prestazionali minime che Google richiede per un corretto posizionamento.

Il Ruolo della Tecnologia nell’Agroalimentare

Le nuove tecnologie stanno giocando un ruolo sempre più importante nell’agroalimentare, sia per quanto riguarda la produzione che la commercializzazione dei prodotti. 

Come non ricordare l’agricoltura di precisione che utilizza droni, sensori e altre tecnologie per ottimizzare la produzione agricola. Oppure le applicazioni  dell’Intelligenza Artificiale (AI) che utilizzando algoritmi e modelli matematici permettono di analizzare i dati e prendere decisioni improponibili nel passato.

Diciamo che qui siamo nell’ambito delle strategie più complesse ed innovative, in altri contributi vedremo di approfondire questi aspetti. Oggi invece credo più interessante indicare i passaggi preliminari, quelli che vanno presi in considerazione nel momento in cui si decide di iniziare a tracciare una strategia digitale, quando un’azienda agroalimentare vuole conquistare nuove quote di mercato anche attraverso al digitale.

Come impostare la strategia digitale.

Primo passo: Definisci gli obiettivi! Cosa vuole ottenere l’azienda agroalimentare da questa nuova strategia? Vogliamo aumentare le vendite online, migliorare la visibilità del marchio, generare nuovi clienti o migliorare l’esperienza dei clienti già acquisiti?

Secondo passo: Quale è il target? Se hai definito un obiettivo devi andare a capire a chi ti vuoi rivolgere. Sarà necessario disegnare una o più Buyer Personas. Dovrai porti le seguenti domande: quali sono le loro esigenze e le loro preferenze, come la tua azienda può soddisfare queste necessità attraverso l’uso del digitale. Dovrai capire ad esempio come questi potenziali clienti si avvicinano all’acquisto (Buyer Journey).

Terzo passo: andrà analizzato il mercato. Sarà necessario verificare come si comportano i nostri competitor online. Capiremo come utilizzano i canali digitali, intuiremo tendenze che magari non conosciamo, vedremo opportunità che potremmo sfruttare in termini di competitività.

Quarto passo: Andrà scelta la piattaforma digitale su cui muoverci per raggiungere il nostro obiettivo e dialogare con le persone giuste. Dovremo capire se è necessario implementare il CRM (previa mappatura dei processi e loro riprogettazione al To_Be “digitale”); potremo scegliere quale canale social utilizzare per promuovere i prodotti; magari dovremo dotare l’azienda di un nuovo sito internet di alta qualità per aumentare la visibilità del marchio; avviare un progetto e-commerce.

Quinto passo: Sarà necessario creare un piano di contenuti (Piano Editoriale) per governare la nostra comunicazione in modo coordinato rispetto ai vari strumenti che decideremo di utilizzare: post sui social media, articoli sul blog, newsletter ecc

Sesto passo: dovremo decidere come monitorare e come misurare le attività che andremo ad attivare. Solo con dati oggettivi usciremo dal mondo delle opinioni, della supposta esperienza, del si è fatto sempre così, ed entreremo nel data driven ovvero dell’azienda guidata dai dati che il digital ci fornirà, dati certi aiuteranno il management a prendere la dacisione giusta.

Conclusione

In conclusione le strategie digitali possono offrire concreti vantaggi competitivi per le aziende del settore agroalimentare, se vogliamo sintetizzare abbiamo la possibilità di creare rapidamente una maggiore visibilità online, potremo migliore la comprensione dei prodotti da parte dei consumatori ed infine avremo una più facile accessibilità ai mercati. 

Nel concludere una domanda provocatoria ma che il lettore accoglierà come stimolo al capire che deve aprire le porte della sua azienda alle nuove tecnologie che viaggiano sui canali digitali: sta partendo una nuova stagione di importanti eventi fieristici nazionali che internazionali dedicati all’agroalimentare, ti sei posto la domanda che a fronte d’importanti investimenti per poter partecipare ad Anuga o a Tutto Food l’evento non può piu essere gestito con una scheda di contatto a cui pinzare un biglietto da visita e distribuendo kilogrammi di carta di depliant e cataloghi?

Noi Chief Digital Officer di Maia Management sappiamo guidarti nella complessità del digitale. Se sei interessato a capire come Compila il test o fissa una chiamata con noi. Siamo pronti ad accompagnarti nel percorso d’innovazione digitale della tua azienda.

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